World’s 50 Best Bars

Best 50 - Dante New York

La nuova classifica dei World’s 50 Best Bars 2019 è già uscita da qualche mese e, con grande soddisfazione del nostro paese, ha visto conferire questo prestigioso riconoscimento a ben cinque locali italiani, due nella classifica Best 50 e tre nella classifica dei Best 100.

Las cerimonia si è svolta lo scorso 3 Ottobre al Roundhouse di Londra. Ha visto riunirsi il meglio che il mondo del bartending internazionale ha da offrire in questo momento, incoronando il Dante di New York come miglior bar del mondo. La cerimonia ha sancito anche una definitiva consacrazione per l’Italia a livello internazionale.

Le posizioni italiane tra i World’s Best 50 Bars

Sono cinque i locali italiani selezionati nel prestigioso elenco:

  • 44° il 1930 di Milano
  • 50° il Jerry Thomas Speakeasy di Roma
  • 70° sempre a Roma Baccano
  • 82° il Drink Kong di Roma
  • 86° il Notthingam Forrest di Milano.
Best 50 - Drink Kong - foto di Alberto Blasetti
Il “Drink Kong” di Roma, 82° della lista

Tale risultato rappresenta uno splendido traguardo per l’industria dell’ospitalità tricolore. L’inclusione di questi locali nella lista ha generato una vera e propria ondata di curiosità da parte dei vari gestori e proprietari nostrani su quali siano i criteri usati per selezionare i bar della World’s Best 50 Bars.

È giusto fare un po’ di chiarezza

The World’s 50 Best Bars è una lista stilata dalla The World’s 50 Best Bar Academy. Essa è composta da oltre 500 esperti selezionati tra famosi bartender internazionali, consulenti, storici del cocktail, appassionati e giornalisti esperti del settore, selezionati dal team anche grazie all’aiuto di una rete di esperti sparsi per il globo. I votanti vengono divisi in base alle tendenze del mondo del bar nel globo, riflettendo in questo modo un trend ben preciso. I votanti sono così divisi: 150 votanti per l’Europa, 140 divisi tra Nord e Centro America, 40 per il Sud America, 115 in Asia, 35 per Africa e Medio Oriente e 30 in Australasia.

Ognuno di questi 500 esperti ha a disposizione 7 voti con i quali indicherà le proprie preferenze sui bar che dovrebbero entrare nella lista. Di questi voti almeno 3 devono essere specificamente assegnati a dei bar fuori dal paese di residenza del votante. Questo vuol dire che un selezionatore residente in Italia potrà assegnare la sua preferenza a 4 bar italiani e a 3 di qualunque altro paese.

World’s Best 50 Bars: una votazione obiettiva

L’organizzazione della World’s Best 50 Bars, Per evitare qualunque tipo di “lobbying” volta ad assicurarsi dei voti, mantiene la lista dei votanti riservata e gli stessi sono tenuti a mantenere il proprio anonimato. tale riservatezza rende impossibile cercare di “ingraziarsi” i selezionatori, spingendo quindi i vari locali a mantenere i più alti standard possibili sempre e comunque. Gli stessi votanti non possono indicare un bar in cui abbiano interessi economici. Inoltre, per quello che riguarda i bar all’estero, devono provare di averli effettivamente visitati nei 18 mesi di votazione.

Cosa significa effettivamente essere inclusi nella lista dei Best?

Mario Barulla, Bar Manager di "Baccano" a Roma, 70° della lista
Mario Barulla, Bar Manager di “Baccano” a Roma, 70° della lista

Per avere la percezione di un’esperienza diretta, ecco cosa ci racconta Mario Farulla, bar manager di Baccano a Roma.

“Essere inclusi nella lista dei Best, oltre al prestigio e al riconoscimento del lavoro svolto nel corso dell’anno passato, comporta enormi benefici. Il più semplice e immediato da verificare è un’incremento dei volumi e dell’incasso del bar che si può quantificare in un +15%, ma a cambiare è anche il tipo di clientela, sicuramente più consapevole e che viene nel tuo bar apposta per bere lì”.

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