Deniss Trifanovs, il mago del flair

Questa è la storia di uno dei trainer del Corso di Flair della Fair Project. Un video sul Web gli ha segnato la via da seguire. Da allora Deniss Trifanovs ha capito chi sarebbe dovuto diventare. Il pluripremiato flair bartender ha collezionato un successo dopo l’altro, il suo profilo instagram è seguito da quasi 11 mila followers che lo considerano una fonte di ispirazione. Nato a Riga, in Lettonia, oggi vive a Roma, dove lavora come trainer in Flair Project per i corsi di flair. Ha iniziato per hobby a lavorare dietro al bancone, poi sono arrivate le gare e il successo.

 

Partiamo da un dato concreto: quante gare hai vinto fino a oggi?

“32. Non male in effetti” (sorride, ndr).

 

Deniss Trifanovs, trainer dei corsi flair della Flair Project, con alcuni dei sui trofei vinti
Deniss Trifanovs, trainer dei corsi flair della Flair Project, con alcuni dei sui trofei vinti

Ok, complimenti, ma facciamo un salto indietro. Com’è iniziata la tua carriera da flair bartender?

“Ho visto per caso un video di Tim “Flippy” Morris su Youtube, da lì ho capito che quella sarebbe stata la mia passione”.

 

Dove ti sei formato?

“A Riga, in Lettonia, dove sono nato, ho trovato una scuola di flair, la “Bar Religion” che mi ha permesso di iniziare ad allenarmi con altri ragazzi”.

 

E da lì hai iniziato a competere sul serio, fin da subito.

“Sì, ho incominciato nel febbraio del 2012, compiuti i 18 anni. La prima gara, in effetti, è stata quella del Roadhouse di Londra. Ricordo ancora come fosse oggi l’emozione e la confusione provati, ora salgo su quello stage spesso e l’emozione resta forte”.

 

E il risultato finale?

“Ultimo! Ero davvero inesperto allora. Non sapevo come impostare una gara e da lì ho capito che dovevo allenarmi in modo diverso. Ho modificato il mio approccio anche mentale”.

Da allora ho fatto molta strada e ho intenzione di farne ancora di più (sorride. ndr)

 

Da allora sei cresciuto notevolmente. Quante competizioni hai fatto? E come ti prepari?

“Ho partecipato a oltre 100 gare. Diciamo che conta quasi più la testa che il fisico per arrivare all’obiettivo finale. Se vuoi diventare un flair bartender di successo, devi impegnarti al massimo su questi due livelli. Senza sottovalutarne alcuno”.

 

Quante ore al giorno dedichi all’allenamento?

“Parliamo almeno di 5-6 ore al giorno”.

 

Oggi oltre a gareggiare, trasmetti la tua conoscenza ai ragazzi che seguono i tuoi corsi di flair. Quando hai iniziato a fare formazione?

“Ho incominciato piuttosto presto, in Lettonia nel 2014 e dal 2015 venivo chiamato anche per le Masterclass. Nel 2018 mi sono trasferito in Italia. Qui ho conosciuto la realtà Flair Project, un’azienda di veri professionisti, un team che ammiro e rispetto tantissimo. Sin da subito è nato il desiderio da parte di entrambi di voler collaborare insieme. Definiti tutti gli accordi, da Febbraio 2018 sono entrato ufficialmente nella loro squadra. Ricordo ancora il mio primo corso Flair con loro, è andato subito sold out. Mi sono sentito onorato”.

 

Un consiglio a chi ti prende come modello da seguire?

“Mi fa sempre onore questa cosa, di essere considerato un modello. Spero di essere davvero una fonte di ispirazione, ma è bene che ciascuno trovi la sua strada, seguendo le proprie idee”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *